Tematiche

Bambine che leggono un libro

I Consigli dei Ragazzi rispondono ad esigenze di partecipazione attiva e di ascolto. Nascono da una constatazione di una "crisi della democrazia" in diversi paesi e dalla considerazione di un disagio e di una mancanza di esperienza dei ragazzi nelle grandi città del mondo.

 

La democrazia come atteggiamento sociale non spunta al compimento della maggiore età, ma va costruita, stimolata, supportata fin dall’infanzia attraverso opportune esperienze. Analogamente a fronte di un disagio conseguente ai ritmi urbani odierni e ai tempi di vita delle famiglie, occorre ripensare a tali forme di convivenza consentendo un impiego del tempo e un vissuto spaziale ricchi di relazioni, di incontri, di convivialità. 

 

La psicanalista francese Francçoise Dolto osserva che l’età più proficua per la costruzione di atteggiamenti democratici e di senso di cittadinanza è la fascia di età 9-13 anni.

 

Gli adulti che coordinano un CdR hanno un bellissimo compito e insieme delle grandi responsabilità: 

 

  • Il compito di far crescere, vivere, respirare un’istituzione dei ragazzi, con proprie modalità di funzionamento, che consenta loro di realizzare i diritti di espressione, di relazione, di conoscenza contenuti nella carta internazionale dei diritti dell’infanzia. La pedagogia istituzionale indica opportunamente la necessità, per un’educazione attiva, di trasformare i ragazzi da soggetti istituiti a soggetti istituenti (in tal senso il Consiglio dei Ragazzi è un’istituzione, luogo di negoziazione e regolamentazione). 
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  • La responsabilità di ricondurre a un senso di realtà i ragazzi ma altresì di non illuderli circa l’attuabilità di proposte, desideri, bisogni.

 

I Consigli dei Ragazzi non sono dunque nè simulazioni approssimative, nè raffinati giochi di ruolo. Sono soggetti assolutamente veri che si confrontano con la realtà locale, ma anche con realtà lontane per confronto e perché orientati da sapienti educatori verso il concetto di glocalizzazione

 

Molti sono dunque i temi che gli studenti hanno affrontato e su cui oggi lavorano: le caratteristiche delle istituzioni democratiche e le forme della partecipazione, la condivisione di valori e di regole, la gestione dell'organizzazione scolastica e dei suoi spazi, la qualità dell'ambiente e la progettazione di città a misura di bambino, la mobilità sostenibile, i diritti dell'infanzia, la solidarietà e la pace, ... .

 

Non di meno, la pluriennale esperienza delle rappresentanze degli studenti ripropone tematiche centrali e critiche per la nostra società della conoscenza alle prese con la nuova cittadinanza digitale, quali il rapporto tra cittadino ed istituzioni tra delega e partecipazione attiva e la relazione tra government e governance.

 

In questa sezione, senza pretesa di esaustività, si propongono alcune di queste tematiche nella riflessione dei promotori delle esperienze di rappresentanza degli studenti, degli amministratori locali e degli studiosi che maggiormente hanno dedicato le loro ricerche alla cittadinanza attiva.

 

Assemblea di studenti

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Consigli dei Ragazzi: opportunità, compiti e responsabilità per bambini e adulti
L'articolo integrale di Giancarlo Cavinato, Dirigente Scolastico presso la Direzione Didattica “L. Da Vinci” di Venezia-Mestre, fondatore e coordinatore del Consiglio dei Ragazzi di Martellago e Maerne
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